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Taglio del nastro per la palestra della legalità a San Basilio

Taglio del nastro a San Basilio per la ‘Palestra della legalità – Opera don Giustino’. I locali di via Carlo Tranfo, un tempo spazio occupato e luogo di spaccio, sono diventati simbolo di riscatto. All’appuntamento, anche il ministro dello Sport, Andrea Abodi che ha commentato: “Mi auguro che questa iniziativa possa essere da esempio e possa essere anche uno strumento che alimenti la speranza per le giovani generazioni”. 

Lo sgombero dei locali di via Tranfo

Era l’agosto del 2020 quando i locali di via Tranfo, una delle strade del popolare quartiere della capitale, sono stati sgomberati – perché occupati abusivamente – e consegnati al Comune. In quella occasione, l’allora sindaca di Roma, Virginia Raggi – in compagnia di don Antonio Coluccia e il campione di boxe Roberto Cammarella – aveva annunciato la nascita di una palestra di pugilato con Fiamme Oro. A gennaio dell’anno successivo, è stato siglato l’accordo tra il Campidoglio e le Fiamme Oro per istituire lo spazio. Quattro mesi più tardi, infine, l’assegnazione dei locali al gruppo sportivo della polizia di Stato. Tra settembte e ottobre, don Coluccia ha denunciato atti intimidatori presso la palestra di via Tranfo: “Hanno incastonato un un disegno con il cemento rapido, due occhi con una moneta da un euro, una da 50 centesimi e un tappo come bocca. Come a dire ‘muto devi stare’. Noi andiamo avanti. Non si arretra” spiega al nostro giornale il ‘prete coraggio’. Nella mattina di lunedì, il taglio del nastro. 

Collaborazione tra istituzioni

Al taglio del nastro Roberto Gualtieri: “Qui c’è un esempio straordinario di collaborazione tra istituzioni e forze politiche diverse. Questo edificio di Roma Capitale era occupato. La sindaca che mi ha preceduto l’ha fatto sgomberare, e noi abbiamo portato avanti il nostro compito. Sport e Salute ha reso agibile e bellissimo questo istituto, mentre la polizia offre la disponibilità degli insegnanti. Questo è un presidio di cittadinanza. Per noi lo sport è cittadinanza” ha detto Roberto Gualtieri sottolineando l’importanza del ruolo dei cittadini. Presente anche Virginia Raggi, capogruppo del M5s in Campidoglio: “Lo abbiamo sgomberato e restituito ai cittadini. Ora, dopo l’importante risultato conseguito durante la nostra sindacatura, questo spazio finalmente rinasce e diventa una casa dello sport, della salute e dei valori, con tanti ragazzi che saranno allenati dai migliori coach delle Fiamme Oro. Una bella eredità che abbiamo contribuito a lasciare in una città che, altrimenti, giace immobile”. A commentare l’inaugurazione anche Roberta Della Casa, capogruppo M5s in Municipio IV: “Sono felice di aver contribuito a questo che è un risultato importante in quartiere difficile. Oggi è stata l’occasione per presentare San Basilio al sindaco e ai ministri che probabilmente ne ignoravano l’esistenza. Spero non sia solo uno spot e che la presenza dello Stato in questo quartiere diventi la normalità come è stato durante la Giunta Raggi. La legalità non è una bandiera ma un impegno costante”. Al taglio del nastro anche il minisindaco del Tiburtino Massimiliano Umberti: “Questa iniziativa è un segnale importante per il quartiere e per l’intero Municipio. Creare avamposti di legalità è la mission che dobbiamo fissare tra le priorità a partire da oggi per i prossimi 4 anni”. 

Lo sport per combattere il disagio sociale: progetti da 15 milioni di euro

Sport e Salute è a San Basilio per riaffermare il diritto dello sport di tutti e per tutti. La Palestra della Legalità che inauguriamo oggi rappresenta la capacità dello sport di essere al servizio degli altri in una zona di degrado speciale e ai margini” ha detto il presidente di Sport e Salute, Vito Cozzoli, all’inaugurazione della palestra della Legalità. La società, attiva dal 1993, ha portato il suo contributo a San Basilio: “In una zona di frontiera, ai margini, di spaccio, in molte aree sotto il controllo della criminalità che significa un clima di paura e di insicurezza per i tantissimi cittadini onesti del quartiere. In questo caso lo sport è chiamato a fare del bene al territorio e alle persone che lo vivono” ha spiegato Cozzoli.

Per ‘Sport e Salute’ l’obiettivo da raggiungere è creare squadre sportive al posto dei clan, “rispetto delle regole invece della legge del più forte, socialità sana anziché vendita e consumo di droga. A San Basilio alziamo l’asticella, facciamo uno scatto in più, fermiamo il cronometro un secondo prima del solito. Proviamo a farlo con questa palestra alla cui realizzazione ‘Sport e Salute’ è orgogliosa di aver partecipato. Un presidio di legalità che si affianca alle sedi tradizionali” ha aggiunto. Tanti i progetti che ‘Sport e Salute’ intende realizzare per quest’anno. Si tratta di investimenti ‘mirati’ perché “l’inattività è più forte nelle aree di disagio sociale. Lo sport che non lascia solo nessuno o almeno ci prova fino in fondo, fino all’ultima goccia di sudore come nelle competizioni. Posso annunciare che già domani partono degli avvisi per 15,7 milioni” ha detto Cozzoli. Si tratta di ‘Sport di tutti’, nello specifico l’ambito ‘Quartieri’ per € 3,7 milioni’, l’ambito ‘Inclusion’ € 2,4 milioni, ancora l’ambito ‘Carcere’ € 3 milioni. E, infine, lo Sport nei parchi € 6 milioni. Oltre ai 4 milioni di euro stanziati già su progetti di inclusione sociale e nelle periferie disagiate.

I ministri Piantedosi e Abodi

Alla cerimonia inaugurale anche i ministri dell’Interno e dello Sport. “Lo sport deve contribuire all’eccellenza dello sport nazionale anche partendo dal basso. Sono certo che questa palestra andrà benissimo e mi auguro che tra qualche anno qualche giovane che ha iniziato qui lo ritroveremo nel medagliere olimpico. Occuparmi dei temi di Roma come prefetto è stato motivo per me di gran e orgoglio. E forse la passione che ha suscitato in me mi ha portato ora a rivestire questa carica” ha detto il ministro Matteo Piantedosi. Alle sue parole hanno fatto eco quelle del ministro dello Sport, Andrea Abodi, che ha presentato i progetti oggetto di bandi: “Come governo, avvertiamo il senso del dovere e della collaborazione. Siamo strumento collegiale di politiche che possono generare ulteriore collaborazione. Lo sport deve dare risposte”.

Fonte: news.google.com

Doroteo Cremonesi

Affascinato dal progresso, dalla tecnologia e dall'energia, amante delle automobili

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