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Storia del cocktail Negroni

È il preferito di molti, sopratutto di Firenze. E come dargli torto, è il personaggio italiano più ambito e più in voga di sempre. O almeno, dal 1919, quando leggenda vuole, sia stato inventato. Un sodalizio imbattibile tra Gin, Sweet Vermouth, Campari e una sottile fetta d’arancia, è il compagno su cui scommettere per l’aperitivo ideale, o per la notte di Capodanno. Il Negroni ha riscritto la storia del cocktail internazionale, diventando famoso anche al di fuori dello stivale. C’è l’originale e c’è il Negroni Sbagliato, a cui si attribuisce un primato meneghino d’eccezione. La fama del drink torna a far parlare di sé nel 2022, dopo che l’attrice inglese Emma D’Arcy – protagonista della serie House of Dragons – rilascia un’intervista in cui afferma che il Negroni sbagliato “with prosecco in it” è il suo preferito. Sarà stato l’accento inglese e il nome italiano, sarà stato che effettivamente, il cocktail è delizioso, ma la clip ha avuto enorme successo, trasformandosi in un preferito di Tik Tok. Ma prima dei social e prima dell’arrivo del prosecco, il Negroni trova le sue origini nella culla della cultura italiana, a Firenze.

negroni storia cocktail

Jamie GrillGetty Images

Il dibattito sulla nascita del Negroni non si è ancora risolto. Ufficialmente si attribuisce a Firenze l’invenzione del Negroni, ma in molti reclamano il primato di Milano – addirittura intorno agli anni Sessanta dell’Ottocento-, e alcuni addirittura Torino. Stando alla leggenda data da tutti per buona, fu il Conte Camillo Negroni a trovarne gli ingredienti ‘segreti’. Famoso per il suo stile di vita avventuroso, il conte girò il mondo all’insegna della bella vita, frequentando salotti altolocati, élites internazionali e bar raffinati. Ma nulla è come casa, e tornare nella sua Firenze era sempre visto dal Conte, come un privilegio assoluto. Durante un pomeriggio soleggiato al Caffè Casoni, scambiando qualche divertita chiacchiera con l’amico, nonché barman, Folco Scarselli, gli venne un’idea: una piccola modifica al suo solito drink, ovvero un mix di bitter e vermouth rosso che era consuetudine all’epoca. Il conte chiese di renderlo più robusto aggiungendo del buon gin, per ricordare il sapore della campagna londinese. Una richiesta apparentemente semplice dalle conseguenze inspiegabili: il drink divenne popolarissimo, e in pochi anni, raggiunse la fama internazionale. Prima gli aristocratici fiorentini iniziarono a chiedere a Scarselli il drink “alla maniera del conte Negroni”, poi si affermò come prediletto dell’élite e divenne semplicemente, ‘un Nergoni’ – di cui il suo inventore ne andava ghiotto, si dice che ne bevesse addirittura venti al giorno-.

negroni, an iba cocktail, with 13 gin, 13 bitter, 13 vermut, in luxury pop style, rich and colorful

maureseGetty Images

E dal Negroni, si passa al Negroni Sbagliato, che invece ha origini tutte meneghine. Creato al Bar Basso di Milano, circa cinquant’anni dopo la creazione del cocktail originale, lo Sbagliato fu un semplice errore del bartender Mirko Stocchetto – da quì il nome-. A sostituire il gin, lo spumante brut, che rende il drink meno forte dell’originale.

Fonte: news.google.com

Doroteo Cremonesi

Affascinato dal progresso, dalla tecnologia e dall'energia, amante delle automobili

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