“La prossima settimana ci saranno altri incontri con la proprietà e ci impegniamo, come governo, insieme con il ministro Orlando, a risolvere l’impegno per la cig dei dipendenti in amministrazione straordinaria. Serve la collaborazione di tutti e con questo spirito ci prepariamo a vedere, nei prossimi giorni, il sindaco di Taranto e il presidente della Regione Puglia”. Così il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, che ha incontrato al Mise insieme con il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, i sindacati sull’ex Ilva. Il ministro ha anche auspicato che “Invitalia prosegua nel percorso dell’accordo”.
Nel corso dell’incontro, Giorgetti ha ricordato, tra l’altro, l’importanza del settore dell’acciaio in italia e la necessità della tutela ambientale come uno dei capisaldi dell’azione di governo. Il ministro ha infine auspicato che “Invitalia prosegua nel percorso dell’accordo”.
Il ministro ha incontrato poi l’ad di ArcelorMittal, Lucia Morselli. “E’ stato un incontro lungo, schietto, franco e costruttivo”, si legge in una nota del ministero dello Sviluppo, nella quale si evidenzia che nel corso della riunione si è parlato soprattutto dell’impegno di ArcelorMittal e delle conseguenze della sentenza del Tar di Lecce sulle prospettive aziendali.
Le reazioni dal fronte sindacale non si sono fatte attendere.
“Quello di oggi con i ministri è stato un incontro interlocutorio, ma comunque importante per portare all’attenzione del nuovo governo le difficoltà che vivono i lavoratori di tutti gli stabilimenti ex Ilva, e in particolare quelli di Taranto”, ha detto il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, al termine dell’incontro: “Verificheremo e vigileremo – prosegue – affinché tutti gli impegni oggi presi dai ministri vengano rispettati”.
Il sindacalista ha ripercorso le ultime tappe della vicenda ex Ilva. “Dopo l’accordo del 10 dicembre scorso tra ArcelorMittal e Invitalia e l’attesa dell’ok dell’Antitrust europeo arrivato a fine gennaio, il 13 febbraio è arrivata l’ennesima doccia fredda dal Tar di Lecce che ha decretato lo spegnimento entro 60 giorni di tutta l’area a caldo. Abbiamo chiesto ai ministri di prendere una decisione chiara, netta e definitiva su una vicenda che dura ormai da troppi anni”, continua Palombella.
E ancora: “Abbiamo apprezzato la volontà di Giorgetti di considerare strategica la siderurgia in Italia, di cui l’ex Ilva è un pezzo fondamentale, e che può avere una prospettiva anche grazie ai fondi del Recovery Plan. Il ministro – aggiunge Palombella – si è impegnato a ricomporre nel più breve tempo possibile il quadro degli attori coinvolti in questa vicenda per garantire i pagamenti arretrati alle ditte dell’indotto e si è impegnato a convocare Invitalia, per perfezionare l’accordo con Ami”.
“Orlando – sottolinea inoltre il leader dei metalmeccanici della Uil – si è impegnato a garantire l’integrazione salariale della cigs ai 1.700 lavoratori di Ilva in Amministrazione straordinaria”.
Il ricorso
Intanto è stata respinta la richiesta di sospensiva presentata da ArcelorMittal al presidente della quarta sezione del Consiglio di Stato, Luigi Maruotti, contro la sentenza del Tar di Lecce che impone all’azienda di ottemperare all’ordinanza del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci e di spegnere gli impianti dell’area a caldo entro il 14 aprile.