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Premi di produttività, la tassa scende dal 10% al 5% fino a 3 mila euro l’anno: ecco per chi

Tassa al 5% sui premi di produzione

Essendo un premio stanziato su scelta del datore di lavoro, si tratta di una misura a favore dei lavoratori dipendenti titolari di reddito non superiore a 80 mila euro nell’anno precedente a quello di percezione della somma. La legge in vigore in questo momento, su questo tipo di erogazioni, prevede l’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali (calcolate applicando un’aliquota al reddito complessivo determinato al netto degli oneri deducibili e delle deduzioni per oneri di famiglia riconosciuti ai fini dell’Irpef stessa) entro un limite di importo di 3 mila euro all’anno. Con l’eventuale approvazione della manovra allo stato attuale, per tutto il 2023 i lavoratori dipendenti saranno «detassati» su una parte variabile dello stipendio: l’aliquota fiscale si riduce dall’attuale 10% a 5% sulle voci salariali derivanti dagli accordi integrativi, per cui si intendono premi legati agli incrementi di produzione dell’azienda, alla redditività, alla qualità, all’efficienza e all’innovazione dell’attività produttiva – i cui parametri sono individuati dalla contrattazione stabilita da datore di lavoro e sindacati – fino a un valore massimo di 3 mila euro all’anno. Il limite di reddito annuo di 80 mila euro lordi dovrebbe rimanere anche in questa nuova versione, con aliquota al 5%.

La spesa per lo Stato

Secondo quanto si evince dalla scheda tecnica allegata alla manovra, basata sui dati delle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche relative all’anno d’imposta 2019, quell’anno sono stati erogati premi per un ammontare pari a 2.647,3 milioni di euro, cioè lo 0,008% di quanto ogni anno viene corrisposto in retribuzioni dalle aziende private. È stata inoltre elaborata una stima basata su un eventuale incremento delle somme erogate come premi tassati al 10% (come la normativa in vigore), così da considerare l’effetto positivo della riduzione dell’aliquota a 5%: si aggiungo così ulteriori 264,7 milioni di euro portando il totale a circa 2.912 milioni. Applicando una tassazione al 5% e tenendo conto dell’aliquota marginale media Irpef al 39% sulla parte incrementale dei redditi, che comporterà minori entrate, la relazione tecnica stima un effetto complessivo di -228,7 milioni in termini di competenza, così divisi: variazione negativa a -119,1 milioni per le entrate derivanti dall’imposta sostitutiva, una di circa -103,2 milioni di gettito Irpef e una di gettito delle addizionali regionali (-4,6 milioni) e comunali (-1,8 milioni).

La platea interessata

Per capire la platea di impiegati interessati dalla misura, si parte dal report sul deposito de contratti del ministero del Lavoro risalente al 15 novembre scorso. Su un totale di lavoratori italiani che supera i 23 milioni, quelli che beneficiano di premi di produttività sono circa 3,7 milioni (per l’esattezza, 3.775.27), pari al 16,3% degli occupati. Di questi, la quasi totalità si riferisce a contratti aziendali (2.861.210), mentre una minoranza a contratti territoriali (914.068). Il valore medio del premio risulta pari a 1.503,64 euro l’anno, che sale a 1.653,04 euro per i contratti aziendali e scende a 771,92 euro per i quelli territoriali. La totalità dei contratti attivi si attesta a 13.038, di cui 11.266 aziendali e 1.772 territoriali. La ripartizione territoriale è così divisa: la quota maggiore, circa il 73%, si concentra al Nord, il 18% dei contratti si trova nel centro Italia e, infine, il 9% al Sud. «Una analisi per settore di attività economica – spiega il report – evidenzia come il 60% dei contratti depositati si riferisca ai servizi, il 39% all’industria e il 1% all’agricoltura. Se invece ci si sofferma sulla dimensione aziendale otteniamo che il 50% ha un numero di dipendenti inferiore a 50, il 35% ha un numero di dipendenti maggiore uguale di 100 e il 15% ha un numero di dipendenti compreso fra 50 e 99».

Fonte: news.google.com

Doroteo Cremonesi

Affascinato dal progresso, dalla tecnologia e dall'energia, amante delle automobili

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