I punti chiave
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Una forte semplificazione dell’iter burocratico e una decisa accelerazione dei tempi per velocizzare e spingere lo sviluppo di nuovi impianti green, dal fotovoltaico all’eolico. E ancora, potenziamento della Commissione Pnrr-Pniec e procedure più snelle anche per impianti offshore di produzione e stoccaggio di energia elettrica da fonti rinnovabili. Ma anche per quelli di produzione di idrogeno verde e rinnovabile. Sono questi gli obiettivi prioritari del pacchetto di misure “energetiche” contenuto nella bozza di decreto con cui il governo vuole imprimere una sterzata all’attuazione del Pnrr.
Possibile esenzione dalla Via
Un primo intervento riguarda, come detto, la commissione Pnrr-Pniec che viene potenziata nei numeri (i membri saranno 50 e non più 30) e nelle risorse con uno stanziamento ad hoc di 32 milioni di euro. Per rispettare, poi, il cronoprogramma delle opere finanziate in tutto o in parte da Recovery o dal Fondo complementare è prevista la possibilità di un’esenzione dalla Via (valutazione d’impatto ambientale) e un iter accelerato per gli investimenti che devono essere assoggettati alla procedura.
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Distanze ridotte per gli impianti eolici e fotovoltaici
La bozza di decreto prevede poi la riduzione delle distanza (da 7 a 3 chilometri) per la realizzazione di impianti eolici e fotovoltaici dai beni sottoposti a tutela e stabilisce anche che, in assenza della legge regionale che individua le aree idonee, sono da considerarsi tali quelle in cui sono già installati impianti della stessa fonte e non sottoposti già a tutela.
Procedure semplificate per gli impianti rinnovabili
Il provvedimento punta poi ad accelerare la valutazione in capo al ministero della Cultura e fissa in 150 giorni la durata del procedimento unico. Velocizzati poi anche i tempi per il provvedimento di Via dei progetti di competenza statale (15 giorni e non più 60 dalla conclusione della fase di consultazione). Vengono poi previste procedure semplificate per gli impianti alimentati da energia rinnovabile, per quelli presenti nelle aree agricole e per le installazioni che producono energia elettrica da fonte solare purché la stessa sia ceduta al Gse per almeno 15 anni.
Nuovi esperti a disposizione del Mase
Infine, viene prorogata la possibilità per il Mase di disporre di 152 esperti a supporto della realizzazione del Pnrr: l’apporto viene esteso di altri due anni (fino al 2025 e non più fino a fine 2023) con lo stanziamento di ulteriori risorse (7,6 milioni l’anno anche per il biennio 2024-2025).
Fonte: news.google.com