Quando entravano in azione indossavano tute e parrucche, per non essere riconosciuti se ripresi dalle telecamere di videosorveglianza. Per comunicare tra di loro nessun telefono, che restava a casa, ma ricetrasmittenti, per non essere intercettati. Come in un film. Ma gli uomini della Digos di Torino, guidati dal dirigente Carlo Ambra, li hanno identificati lo stesso: hanno fermato e denunciato sei No Vax, sospettati di essere gli autori delle ormai celebri scritte con la doppia ‘V’ cerchiata.
Sono accusati di danneggiamento aggravato, invasione di edifici e resistenza a pubblico ufficiale.

I denunciati sono tutte persone incensurate, che tra di loro si chiamavano ‘guerrieri’ . Nessun legame con l’estremismo né di destra né di sinistra. Ma erano ben organizzati e facevano parte di una rete, secondo gli inquirenti, a livello nazionale.
Non sapevano però di essere pedinati. Le indagini sono durate oltre un anno. Tra i denunciati, bloccati dalla Digos mentre alcune notti fa scrivevano sulla facciata della scuola media Alberti, in via Tolmino, (nelle scorse settimane avevano imbrattato i muri dei licei Cavour, Berti e l’Isef) ci sono infermieri e insegnanti sospesi, disoccupati, un’estetista.