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Napoli: mercato nero delle certificazioni anticendio, indagato il capo dei vigili del fuoco

Un mercato nero di licenze e attestati, di certificazioni utili per aprire una nuova attività o per garantire il funzionamento dei sistemi antincendio. Una sorta di associazione organizzata da esponenti di vertice del comando dei vigili del fuoco, ma anche da consulenti, manager privati, soggetti impegnati nel campo della prevenzione e della formazione in azienda. Sono queste le ipotesi che hanno spinto la Procura di Napoli a firmare dei provvedimenti di sequestro a carico di otto indagati, nel corso di un’inchiesta nella quale si ipotizzano accuse legate a reati di pubblica amministrazione: associazione per delinquere, corruzione e falso sono le ipotesi che – vario titolo – sono battute nel corso di un’inchiesta condotta finora sotto traccia. Indagine coordinata dal pm Antonello Ardituro, che punta a fare chiarezza sul ruolo di alcuni esponenti del comando dei vigili del fuoco, ma anche sul ruolo di una società – la Work service – che si sarebbe avvalsa anche dell’apporto (oggi ritenuto sospetto) da parte di pubblici ufficiali. 


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Un mercato nero, dunque, a proposito di attestazioni che sono essenziali per tenere in vita aziende e strutture imprenditoriali, che – come è noto – hanno bisogno dell’ok da parte dei vigili del fuoco per tenere i propri battenti aperti. Diversa la versione del dirigente. Difeso dal penalista napoletano Fabio Fulgeri l’ingegnere Giovanni Russo si dice pronto a replicare alle accuse, a partire dalla correttezza del lavoro svolto e dalla trasparenza delle pratiche prese in esame. Altro perno dell’indagine è la segnalazione certificata di inizio attività – le scia -, a proposito del presunto mercato nero delle attestazioni. Secondo i pm, alcune domande – in alcuni casi – sarebbero state costruite a tavolino, grazie alla compiacenza di alcuni vigili. La trattazione di alcune pratiche – si legge – veniva assicurata ad un gruppo di lavoro «composto da personale compiacente e corrotto, che agevolava l’approvazione delle richieste», il più delle volte «con visite pilotate e ammorbidite». 

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Ma al centro dell’inchiesta finisce anche un’azienda: si tratta della Work service srl in via Gigante, specializzata nella riparazione e manutenzione degli estintori. Una ditta che sarebbe stata formata anche da soggetti dei reparti dei vigili del fuoco, «in palese condizione di conflitto di interesse». In questo scenario, sono stati perquisiti Raffaele Bruzzano (capo squadra dei vigili del fuoco, presso il distaccamento di Capri), in qualità di presunto socio occulto della Work service; ma anche Antonio Brigida (socio e amministratore della Work service, indicato come procacciatore di clienti; il vigile del fuoco Andrea Pariante; Antonio Ferraro, Andrea Simonetti, come professionisti esterni; Antonio Capone e Mario Salatiello, esponenti del corpo dei vigili del fuoco (quest’ultimo impegnato nella preparazione della formazione per i concorsi nelle forze armate». 
 

Fonte: news.google.com

Doroteo Cremonesi

Affascinato dal progresso, dalla tecnologia e dall'energia, amante delle automobili

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