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Luca Varani, il messaggio della ex Marta Gaia: «Oggi avresti compiuto 30 anni. T’avrei salvato, se avessi saputo»

di  Laura Martellini 

Il ragazzo morì a marzo 2016 dopo essere stato stordito e torturato per ore da Manuel Foffo e Marco Prato in un appartamento del Collatino, a Roma 

«Varani era stato reso inerme ma non era incosciente, era capace di percepire le sofferenze che gli sono state imposte, in un’agonia di oltre due ore. Una morte lenta e atroce. Si è toccato, l’abisso umano» ha sentenziato il sostituto pg della Cassazione il 3 luglio 2019, giorno della conferma della condanna a 30 anni di carcere per Manuel Foffo, unico imputato rimasto per l’omicidio di Luca Varani. 

Nell’appartamento a via Igino Giordani, al Collatino a Roma, dove Luca venne seviziato per ore, fino all’ultimo respiro,  c’era anche il pr Marco Prato, notissimo organizzatore di eventi della movida gay della Capitale, per lui non ci fu mai un processo: si uccise in carcere a poche ore dalla prima udienza.

 Oggi Luca avrebbe compiuto 30 anni, e la sua ex Marta Gaia Sebastiani lo ricorda con un lungo post su Facebook. Commosso, appassionato, sincero. «Oggi è uno di quei giorni dove sarebbe meglio passare a domani – esordisce Gaia -. Ci siamo conosciuti a 14 anni, eravamo della stessa annata: 1993. E oggi avresti compiuto 30 anni.  O meglio, avresti dovuto compiere 30 anni. Al di là delle nostre vite che a un certo punto si sono interrotte brutalmente, così, ti avrei voluto bene per sempre. Nonostante tutto. Tu eri un’anima buona, e tutto questo non è mai stato giusto».

Prosegue Gaia: «Non è questo che avrei bisogno di dirti, e lo sai. C’è tanto altro di più. Sono passati sette anni, ho un’altra vita, un altro amore, un altro futuro a cui pensare. Ma la gente ancora, quando mi incontra mi dice “Sei tu..”. E io: “Sì..”. Come se la mia vita fosse ferma lì, come se tutto si riducesse al tuo nome. Ad oggi, ci saremmo conosciuti per metà delle nostre vite, ma così non è stato. Luca, ecco, volevo semplicemente farti gli auguri. Come quando ai tuoi 18 anni sono passata sotto casa tua e non te l’ho mai detto, perché in quel periodo non stavamo insieme e siamo diventati maggiorenni l’uno senza l’altra. E ora diventeremo trentenni nello stesso modo. Non c’è giorno che passi senza che io pensi a te, ma solo perché non riesco a darmi pace che tu non sei più qui a illuminare il mondo con i tuoi splendidi occhi ridenti. Non riesco ancora a venirti a trovare, perché mi sembra ingiusto e impossibile pensare che ogni anno io ne compio uno in più e tu ne avrai sempre 23.  Avrei cercato di salvarti in ogni modo, se solo l’avessi saputo. Tutti i giorni penso che se avessi avuto la testa di adesso, lo stesso coraggio, l’avrei preso e ti avrei detto “non preoccuparti di nulla, si risolve tutto”».

Prosegue la ragazzina diventata donna, ormai dentro un’altra vita, un’altra storia, declinando il linguaggio in una forma più colloquiale e intima: «T’avrei detto che  pure se ‘sta vita è ‘na merda e ‘sto mondo è ingiusto, te meritavi un posto in cui non te saresti sentito sbagliato. Che non devi dimostra’ a nessuno chi eri, perché tu sei stato tutto per me. Te potessi parla’ adesso, te direi che me manchi, me manca parla’ co’ ‘na persona e non sentimme giudicata, sentimme capita, e non la solita scema che se lamenta de tutto. Che a noi oltre all’amore, ci ha legato il dolore. Ma io ero troppo impegnata a guarda’ il mio pe’ capi’ che te stavi a sprofonda’, ma non l’hai fatto capi’ a nessuno, perché eri troppo abituato a fa’ a modo tuo. Io però non ho ancora capito perché Luca mio. E non me do pace». La conclusione: «Comunque doveva andare così. Ma era meglio se rimanevi con chi t’ha voluto bene veramente. Oggi t’avrei mostrato la mia vita, e m’avresti detto “e brava Marta, te la sei meritata, e l’avresti detto veramente, senza invidia. E mi avresti detto “te meriti una persona che te fa felice”. E m’avresti abbracciata forte». La «firma» è un cuore spezzato («Auguri Mascotti’») seguito da una citazione da Menandro ripresa da poeti di ogni epoca e latitudine…«muore giovane chi è caro agli dei».

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23 gennaio 2023 ( modifica il 23 gennaio 2023 | 10:57)

Fonte: news.google.com

Doroteo Cremonesi

Affascinato dal progresso, dalla tecnologia e dall'energia, amante delle automobili

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