
Lo sport guarda avanti, con curiosità e interesse dopo le elezioni di domenica scorsa. Ci sono problemi urgenti da risolvere, “caselle” da sistemare, da un possibile ministero dello sport, con o senza portafoglio, sino all’ad della Fondazione di Milano-Cortina 2026 (un ruolo da troppo tempo vacante). Logico, quindi, che lo sport si stia già muovendo, magari dietro le quinte (vedi Spy Calcio del 29 settembre): significativo ieri l’incontro fra Thomas Bach, accompagnato dal membro Cio Malagò, con Giorgia Meloni, avviata verso la carica di premier. Per la verità, Bach aveva parlato anche Draghi, in uscita, durante il suo recente soggiorno romano quando aveva ricevuto il Collare d’Oro. Ma ora certe scelte toccheranno alla Meloni, e al governo nuovo che sta nascendo. Logico quindi che si guardi al futuro. Giorgia Meloni ha rassicurato il Cio sull’appoggio ai Giochi, Fratelli d’Italia non la pensa certo come i 5 Stelle che avevano fatto saltare la candidatura di Roma 2024. La Meloni nel suo programma elettorale aveva d’altronde parlato anche di sport. Ecco cosa aveva detto. “Siamo pronti a valorizzare lo sport e gli stili di vita sani” aveva spiegato. Poi, era entrata nel dettaglio: “In pochi sanno che l’Islanda negli anni Novanta era la Nazione europea con il più alto tasso di droghe, di alcol e di tabacco fra i giovani e i giovanissimi. Nel giro di pochi anni è riuscita a ribaltare la classifica e diventare una Nazione virtuosa. Come? Con il diritto allo sport: a tutti i ragazzi è stata data la possibilità di fare qualsiasi sport, si è investito sugli impianti sportivi, c’è stato un sostegno anche per le fasce più deboli. E così la piccola isola vichinga nel 2018 è riuscita a pareggiare ai Mondiali contro l’Argentina di Messi. Anche per noi lo sport sarà un centro di investimento strategico: vogliamo coltivare generazioni di sportivi sani e vincenti. Ci saranno borse di studio. Quanti Totti, Yuri Chechi e Abbagnale ci siamo persi in questi anni non dando la possibilità ai giovani di fare sport? Investire sui giovani significa investire sul futuro, coltivare il talento, combattere le droghe, le devianze, crescere generazioni di nuovi italiani sani e determinati, carichi di quei valori che solo lo sport può dare”. Questo, ovviamente, a grandi linee. Poi si dovrà entrare nel dettaglio. In questo programma il presidente-ad di Sport e Salute, Vito Cozzoli, ha ritrovato le linee di azione da lui portate avanti in questi anni. La volontà di partire dalla base, dal territorio. Cozzoli si sente in forte sintonia con la Meloni. Anche lo stesso Giovanni Malagò è in ottimi rapporti con la futura premier. Lo sport coltiva speranze di trovare nel prossimo governo quella attenzione che a volte era mancata in questi anni. Per questo c’è ottimismo, e fiducia.
Ci sono ad esempio esponenti di Fratelli d’Italia che hanno già un ruolo nel mondo dello sport: si tratta dell’onorevole Marco Perissa che fa parte del Consiglio Nazionale del Coni, è stato eletto consigliere nazionale lo scorso anno in quota Enti di Promozione sportiva. Inoltre Elisabetta Lancellotta è appena entrata alla Camera dei Deputati con Fratelli d’Italia, dopo le verifiche del Viminale: la giovane dirigente molisana siede anche lei in Consiglio Nazionale del Coni come rappresentante delle delegazioni provinciali del Sud d’Italia. Il Molise non aveva mai avuto delegati nel Consiglio nazionale. “Lo sport è fondamentale per la ripartenza che ci aspetta nei prossimi mesi”, disse appena eletta lo scorso anno: nel suo obiettivo anche la volontà di trovare spazio allo sport nelle scuole e nelle università, due mondi sinora quasi dimenticati.
“Avevo detto a Bach della vicinanza della Meloni al mondo dello sport e ieri è stata ribadita. Il presidente Cio era interessato a conoscere chi ha vinto le elezioni ed è rimasto impressionato positivamente dalla Meloni. Soprattutto per il sentimento di vicinanza e per le cose che ha detto”: lo ha detto Giovanni Malagó, presidente del Coni, sull’incontro di ieri tra il presidente del Cio e Giorgia Meloni, parlando a margine dell’evento “Sport for All” in Vaticano.
“Molto semplicemente, sapendo di questo incredibile ritorno di Bach a Roma a distanza di così pochi giorni, mi sono permesso di suggerire alla Meloni di incontrarlo – prosegue Malagò – Siamo il Paese ospitante dei prossimi Giochi invernali e questo incontro è prima di tutto un messaggio di supporto ed entusiasmo anche per chi lavora nella fondazione”. Infine sulla nomina dell’ad di Milano-Cortina conclude: “Ci auguriamo tutti arrivi presto. Abbiamo fatto presente in tutti modi che la questione da importante è diventata urgente”. Entro ottobre dovrebbe essere nominato: ci sono forti convergenze sul nome di Andrea Abodi, stimatissimo anche dalla Meloni. Si potrà guardare al futuro con maggiore serenità. “Da italiano e da dirigente nazionale e internazionale dello sport, dico che tutti vorremmo vivere in un mondo migliore. Per esaudire questo desiderio, lo sport è la medicina e la soluzione giusta”, ha spiegato Malagò nel suo intervento a “Sport for All” in Vaticano. “Siamo finiti al centro di un problema che è più grande di noi. Alcune decisioni sono demandate al mondo della politica, ma anche la politica stessa, per l’autorevolezza dello sport e del Cio, in qualche modo ci chiede di dare una mano a uscir fuori da questa buca”.
Fonte: repubblica.it