Lo sport ha un ruolo essenziale nello sviluppo di bambine e bambini, ragazzi e ragazze. Per questo è fondamentale il ruolo delle infrastrutture scolastiche per la pratica sportiva dei minori, in Italia come in Abruzzo.
L’attività sportiva incide sullo sviluppo fisico, psicologico e sociale dei minori, contribuendo a una crescita sana ed equilibrata, ma anche alla possibilità di instaurare relazioni con i coetanei e gli adulti.
Lo sport di base può essere il veicolo attraverso cui trasmettere questi insegnamenti e per migliorare la consapevolezza di sé e del proprio corpo. È per queste ragioni che tutti i paesi europei prevedono l’educazione fisica come materia scolastica obbligatoria e che l’attività sportiva viene promossa anche nel tempo libero.
Purtroppo, per cause disparate – dalla mancanza di interesse o di tempo alla carenza di impianti sportivi, dai motivi di salute a quelli economici – sono molti i bambini che non praticano alcuna attività sportiva nel tempo libero. In Italia come in Abruzzo.
La pratica sportiva tra bambini e ragazzi in Abruzzo
In Italia poco meno del 60% dei giovani tra 3 e 17 anni pratica sport nel tempo libero, in modo continuativo o almeno saltuario. L’Abruzzo si presenta in linea con questa media, con il 60,1% dei residenti di quell’età che fanno sport.
Un dato quindi poco superiore a quello nazionale, e che supera – spesso di gran lunga – quello di gran parte delle regioni del mezzogiorno. È nella parte meridionale del paese che la pratica sportiva tra i minori appare infatti meno diffusa. La svolge solo la metà dei ragazzi calabresi (51,5%), pugliesi (50,8%). E meno della metà di quelli lucani (47,3%), siciliani (44,8%) e campani (41,4%).
In confronto con la Campania, il dato abruzzese si colloca quasi 20 punti al di sopra. Tuttavia, è inferiore di oltre 10 punti rispetto ad altre regioni, prevalentemente dell’Italia settentrionale, come la Valle d’Aosta (80,3%), le province autonome di Bolzano (74,2%) e Trento (70,2%), il Friuli Venezia-Giulia (71,1%), la Lombardia (70,2%).
È, quindi, necessario (…) incrementare gradualmente l’offerta di attività sportive (…) Ciò favorisce anche la possibilità di ampliare il tempo pieno, anche attraverso politiche legate al contrasto della dispersione scolastica principalmente nelle aree più svantaggiate del Paese. Infatti, non si tratta solo di allungare il tempo scuola, ma di ripensare l’intera offerta formativa di una scuola aperta al territorio
Ciò servirà sia ad ampliare l’offerta didattica complessiva (ad esempio con la possibilità di prevedere ulteriori attività pomeridiane), sia ad aumentare la diffusione di queste strutture sul territorio.
Complessivamente sono 7 gli interventi ammessi sul territorio abruzzese, in base alle graduatorie dei bandi pubblicate, per un totale previsto di quasi 5 milioni e 385mila euro.
La maggior parte, 5 su 7, rientrano nella graduatoria dedicata alla messa in sicurezza delle palestre esistenti. In particolare saranno destinati alla riqualificazione di strutture sportive scolastiche già presenti circa 1,5 milioni di euro previsti per il comune di Morino (L’Aquila), 471mila per quello di Cermignano (Teramo), e 326mila per quello di Cerchio (L’Aquila).
5,38 milioni € l’importo complessivo dei progetti sulle palestre scolastiche abruzzesi ammessi ai finanziamenti del Pnrr.
Sempre per interventi di riqualificazione saranno destinati 120mila euro alla provincia di Pescara e quasi 815mila per quella di Teramo, per scuole di loro competenza.
Foto: palestra scolastica indoor
Fonte: news.google.com