
Se guardi davanti hai dietro l’angolo sia la Virtus Bologna che l’Olimpia Milano a 4 punti di distanza in classifica. Questo se vedi il bicchiere mezzo pieno. Se lo vuoi vedere mezzo vuoto, uno gira lo sguardo e s’accorge che ci sono 6 punti per uscire dalla zona play off e addirittura 8-10 punti per finire in zona retrocessione. Se la madonnina ti guarda con occhi benevoli e fai un bel girone d’andata, senza infortuni, ti ritrovi come sta accadendo alla Vuelle, nei piani alti della classifica. Ma va anche detto che molte formazioni si sono nel frattempo rafforzate e si stanno anche assestando tecnicamente. La controprova la si è avuta contro Verona che ha fatto ballare Pesaro fino all’ultimo secondo. Di partite vinte al fotofinish la Vuelle ne ha diverse, il che è segno di una certa maturità, anche psicologica. Ma ciò non toglie che ci si avvia ad un girone di ritorno molto equilibrato e difficile. Va detto, per onor di cronaca che passare al 6+6, e cioè sei americani e 6 italiani, costa intorno a 50mila euro. Ma c’è un problema: Pesaro non incasserebbe il premio italiani che si aggira sui ai 100mila euro. C’è però una rovescio della medaglia: la squadra in queste ultime giornate sta incassando oltre 40mila euro a gara perché si è risvegliato il pubblico del basket dormiente. Se scoppia la bolla dell’ottimismo si perdono spettatori e si potrebbe anche non entrare nei playoff. Il che comporta: a) non avere il premio stabilito dal main sponsor; b) non contare sugli eventuali incassi che potrebbero arrivare partecipando a uno o due turni di playoff, se non si incrociano subito Milano o Bologna. Botte piena e moglie ubriaca? Zanotti da Napoli dove non gioca. L’alternativa, e cioè un americano, è rischio di impresa.
m.g.
Fonte: news.google.com