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Ita Airways, la protesta dei sindacati: «I piloti pagati meno delle low cost». Ecco quanto guadagnano

Il livello degli stipendi dei dipendenti di Ita Airways fa litigare i sindacati e i vertici dell’azienda nelle stesse ore in cui il Tesoro studia la proposta di Lufthansa per entrare nel vettore tricolore. L’incontro di venerdì 20 gennaio tra l’amministratore delegato Fabio Lazzerini, il capo del personale Domenico Galasso e i rappresentanti di piloti e assistenti di volo sull’aumento dei salari non ha portato i risultati attesi da questi ultimi che da tempo lamentano retribuzioni inferiori anche a quelle dei vettori low cost. Le sigle ritengono che sia terminata la fase di start up dell’aviolinea tricolore decollata il 15 ottobre 2021 al posto di Alitalia.

Le richieste

«Consideriamo non più rinviabile l’introduzione delle implementazioni contrattuali attese dal personale navigante e di terra di Ita», hanno scritto in una nota Filt Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Anpac, Anpav, Anp alla fine dell’incontro con i vertici del vettore. «Dopo aver sostenuto l’avvio delle operazioni riteniamo che non si possano attendere ulteriori fasi procedurali, che possono durare svariati mesi, prima di veder riconosciuti gli enormi sforzi profusi per riallineare i livelli retributivi, peraltro, alle condizioni salariali minime di mercato». Per questo, proseguono, «è stato quindi deciso di attivare le procedure (raffreddamento e conciliazione) per rivendicare formalmente quanto richiesto». Il confronto, racconta chi ha partecipato, si è svolto comunque in un clima positivo anche se le posizioni restano lontane: il prossimo round è fissato il 31 gennaio.

L’accordo del 2021

I sindacati nelle loro elaborazioni sottolineano che le retribuzioni del personale navigante di Ita Airways «sono state dimezzate rispetto a quelle di Alitalia». Nel dicembre 2021 infatti azienda e rappresentanti dei lavoratori avevano raggiunto un accordo che fissava i salari ai livelli di una start up. Una fonte sindacale ricorda poi che l’«anzianità amministrativa è stata riconosciuta convenzionalmente con un massimo di 20 anni» ma «applicata alle tabelle contrattuali di Ita, ridotte rispetto a quelle di Alitalia».

Tra i piloti

Quali sono i numeri? I sindacati hanno preso per l’analisi il ruolo di un comandante con 15 anni di anzianità che lavora 18 giorni al mese e vola per 70 ore: la retribuzione lorda di un comandante di Ita — dati aggiornati al 2021 — è di 6.500 euro contro i 15.200 di Easyjet, i 13.900 di Vueling, gli 11.520 di Ryanair e gli 8.700 di Wizz Air (124 euro). Se si va a vedere lo stipendio di un primo ufficiale (12 anni di anzianità, 18 giorni di lavoro al mese e 70 ore di volo) chi lavora in Ita guadagna 4 mila euro — calcolano i sindacati — contro gli 8.650 euro di easyJet, i 6.490 euro di Vueling, i 5.870 euro di Ryanair e 4.700 euro di Wizz Air.

Tra gli assistenti di volo

Questi numeri, precisano i sindacati, sono al netto delle diarie. Differenze emergono — secondo i rappresentanti dei lavoratori — anche tra gli assistenti di volo. Prendendo come riferimento chi lavora 15 giorni al mese e 60 ore si va, per quanto riguarda i capo cabina, dai 3.055 euro di easyJet ai 1.907 euro di Ita e tra gli assistenti di volo dai 2.500 sempre di easyJet ai 1.798 euro di Ita. Il vettore tricolore avrebbe proposto di passare dalla tabella retributiva 1 (start up) al modello 2 — che prevede un incremento di circa il 30% — dopo due anni, quindi dall’autunno 2023 per gli assunti nell’autunno 2021, ma la soluzione non accontenta i sindacati.

I bilanci

Chi conosce i conti di Ita Airways spiega che un aumento del genere andrebbe ad appesantire ulteriormente la perdita e in questo periodo diventa importante salvaguardare il patrimonio netto. Nel 2022 infatti l’esercizio del vettore si è chiuso con un Ebitda di -466 milioni di euro. Il passaggio dei dipendenti già assunti dal modello 1 al modello 2 significa un esborso maggiore di 64 milioni di euro — secondo le stime del Corriere —, ai quali vanno aggiunte le spese per il personale assunto nel 2023 contestualmente all’aumento della flotta.

Fonte: news.google.com

Doroteo Cremonesi

Affascinato dal progresso, dalla tecnologia e dall'energia, amante delle automobili

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