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Il salone di Ginevra ricomincia dal Qatar, ecco la sfida

MILANO – Già parzialmente abbandonati da alcuni costruttori, i saloni dell’auto hanno subito il violento impatto della pandemia. A soffrirne, primo fra tutti, è stato il classico Salone di Ginevra che ha dovuto chiudere i battenti per ben tre edizioni consecutive, dal 2020 al 2022. La sorte sembrava davvero segnata per una manifestazione che, in ogni caso, aveva bisogno di rinnovare la propria formula, evidentemente rimasta ancorata a canoni tropo tradizionali. Ora, quasi inaspettatamente, il rilancio della manifestazione passa per la penisola araba e più precisamente per il Qatar. Il GIMS (Geneva International Motor Show) si rilancia infatti con una vera e propria raffica di fuochi d’artificio a Doha e dintorni nei giorni del Gran Premio locale di Formula 1, dal 5 al 14 ottobre prossimi.

Con l’evidente appoggio dei soldi locali e dell’ente turistico del Qatar, gli organizzatori hanno annunciato quello che non sarà un semplice salone ma un festival dell’eccellenza automobilistica. Con lo scopo di far conoscere ancor più la nazione ha ospitato il campionato mondiale di calcio, non si è lesinato su nulla per mettere in piedi una manifestazione di successo. C’è il vento a favore di un mercato ricco in un’area in cui non mancano facoltosi clienti, con in aggiunta la facilità di raggiungere Doha che è lontana meno di 6 ore di volo dall’80% della popolazione mondiale.

La modernissima sede del salone è il centro conferenze e fiere DECC di Doha, che ha un’area coperta di 29.000 metri quadrati è dotato di 2.800 parcheggi ed è vicino a una ventina di hotel anche ad alto tasso stellare. Marche, visitatori e ospiti potranno provare ogni tipo di veicolo: le auto sul circuito di Formula 1 rinnovato per il Gran Premio, e i fuoristrada lungo un suggestivo percorso nel deserto. Percorso che termina con una discesa dalle dune di sabbia verso l’oceano in uno scenario difficilmente ripetibile. La sera del 12 ottobre è in programma una parata delle auto più belle e significative lungo le strade di Doha. Non mancheranno ulteriori iniziative, come l’esposizione di vetture storiche in una nazione in cui non mancano i collezionisti di auto d’epoca.

Le adesioni al Salone sono aperte dal 1° febbraio, con il potenziale interesse di costruttori di tutto il mondo e di nuovi marchi cinesi, più a loro agio con la realizzazione di vetture elettriche. Il costo dello stand è limitato a 110 euro al metro quadrato, fatto che può invogliare a un investimento in un mercato indiscutibilmente ricco. Gli organizzatori si attendono da 30 a 50 espositori. Per Ginevra la buona notizia è che, grazie al volano del Qatar, il salone svizzero si rifarà nel 2024, alternandosi negli anni pari a quello di Doha.

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Doroteo Cremonesi

Affascinato dal progresso, dalla tecnologia e dall'energia, amante delle automobili

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