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Il narcos legato a Michele ‘O Pazz’ che gestiva lo spaccio da una comunità terapeutica

Aveva evitato il carcere facendosi mandare in una comunità di recupero per tossicodipendenti. Eppure, nonostante fosse lì, continuava a gestire la sua importante piazza di spaccio. A finire in manette lo scorso 29 luglio, è stato Ugo Di Giovanni, 45enne napoletano e trapiantato a Roma da anni, già finito al centro delle indagini nell’operazione Alba – Tulipano, eseguita dai carabinieri lo scorso 1 dicembre che smantellò il cartello della droga del clan Senese, quello di Michele detto ‘O Pazz’.

Già all’epoca gli inquirenti tracciarono un profilo di Di Giovanni. Lo scorso venerdì i militari del comando provinciale di Roma lo hanno arrestato di nuovo dando così esecuzione ad una ordinanza di ripristino della misura cautelare in carcere.

Il carcere evitato

Dopo il blitz del dicembre 2020, il 16 gennaio di quest’anno Di Giovanni, a seguito di patologie legate a un suo presunto stato di tossicodipendenza, aveva beneficiato della concessione da parte del tribunale di Roma, della sostituzione della custodia in carcere con quella agli arresti domiciliari presso una comunità terapeutica per tossicodipendenti.

Divenuto nuovamente oggetto delle investigazioni dei carabinieri, a carico di Di Giovanni sono però emerse nuovi indizi. Gli investigatori, infatti, hanno in poco tempo raccolto “gravi elementi indiziari” che portavano a ritenere che il 45enne avesse ricominciato a gestire attività di narcotraffico dall’interno della comunità terapeutica, grazie anche all’utilizzo di criptofonini.

Lo spaccio gestito dalla comunità terapeutica

Infatti, i militari, coordinati dalla direzione distrettuale antimafia di Roma, sono riusciti ad avere riscontro di tutte le conversazioni tra Di Giovanni e i suoi sodali tramite chat crittografate.

Secondo l’accusa, Di Giovanni già a partire dal giorno stesso in cui era stato ammesso alla misura degli arresti domiciliari presso la comunità terapeutica, avrebbe organizzato ulteriori traffici di spaccio, chiesto contezza circa la consistenza economica degli affari intrapresi in propria assenza, effettuando le contabilità relative alle forniture di sostanze stupefacenti e cercando di recuperare i crediti dai responsabili delle piazze di spaccio morosi. Oltre a cio avrebbe pianificato l’esecuzione di atti intimidatori nei confronti di uno degli spacciatori che non voleva onorare il proprio debito. Di Giovanni, rintracciato all’interno della comunità terapeutica, è stato ristretto presso la casa circondariale di Velletri.

Chi è Ugo Di Giovanni

Di Ugo Di Giovanni, come detto, tanto se ne parlava già nell’operazione Alba Tulipano che aveva disegnato la mappa del cartello della droga di Michele Senese. Secondo gli inquirenti e le indagini dell’Arma, è nei quartieri di Magliana, Trullo, Tuscolano e Cinecittà che aveva posto le proprie basi il sodalizio criminale capeggiato da Domenico e dal figlio Ugo Di Giovanni. “La straordinaria caratura criminale, dimostrata dai numerosissimi precedenti penali e di polizia di entrambi”, e l’esperienza maturata in contesti di “criminalità organizzata avevano” consentito di porsi in maniera “incontrastata alla guida di tale consorteria”, la motivazione.

Nei rapporti con le altre organizzazioni criminali, in più circostanze “il gruppo Di Giovanni si è avvalso della forza di intimidazione derivante dall’appartenenza al clan Senese e al connesso cartello del narcotraffico e non ha disdegnato l’uso della violenza”, spiegarono in quell’indagine gli inquirenti che in un altro passaggio aggiungevano “la gran parte dei delitti ricostruiti durante le attività investigative riguardano attività di recupero di crediti, spesso derivanti dall’attività di compravendita di stupefacenti, condotte con modalità estorsive e spesso avvalendosi del metodo mafioso”. In particolare si faceva riferimento alla gambizzazione su mandato di Ugo Di Giovanni di un uomo colpevole di aver mancato il pagamento di una partita di stupefacenti. 

Fonte: news.google.com

Doroteo Cremonesi

Affascinato dal progresso, dalla tecnologia e dall'energia, amante delle automobili

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