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I politici avvisano MSG Entertainment: basta con il riconoscimento …

La Madison Square Garden Entertainment è stato avvertita: dovrà smettere di utilizzare il software di riconoscimento facciale per cacciare le cosiddette “persone non gradite” da locali come il Radio City Music Hall, o rischia di perdere il suo prezioso sostegno pubblico.

Il monito è arrivato da diversi politici locali, che il consiglio di amministrazione di MSG non ha interesse ad ignorare. La società trae infatti grandi benefici dall’amministrazione pubblica, da cui riceve una detrazione fiscale statale di 43 milioni di dollari, licenze per alcolici e un permesso comunale che “scade” quest’anno e che consente all’arena di avere più di 2.500 posti a sedere.

“Siamo molto preoccupati per il fatto che la MSG Entertainment stia usando la tecnologia di riconoscimento facciale contro i suoi presunti nemici legali – si legge in una lettera pubblicata domenica dal deputato Jerrold Nadler e dai senatori statali Liz Krueger, Brady Krueger e Brad Hoylman-Sigal – In quanto luogo di pubblico esercizio, MSG Entertainment ha l’obbligo legale di proteggere i cittadini di New York”.

La lettera, firmata da otto funzionari locali, statali e federali che rappresentano Manhattan, invita la compagnia a “cessare immediatamente l’uso della tecnologia biometrica personale per scopi diversi dalla sicurezza”.

Solo quest’anno, la MSG Entertainment ha utilizzato lo strumento almeno quattro volte per bloccare gli avvocati degli studi legali che hanno in corso cause contro la società, anche se non direttamente coinvolti nei casi.

Nel primo evento riportato, l’avvocato Barbara Hart ha raccontato di aver visto sfumare i suoi piani per l’anniversario di matrimonio quando le guardie di sicurezza hanno allontanato lei e suo marito dai loro posti prima di un’esibizione della cantante Brandi Carlile in ottobre.

Kelly Conlon, 44 anni, è stata cacciata dal Radio City Music Hall a dicembre mentre aspettava di vedere le Rockettes con la figlia scout. Il suo nome è stato inserito nella “lista nera” compilata dalla società gestita da James Dolan, noto per essere un filantropo con le sue donazioni a politici come la governatrice Kathy Hochul e Andrew Cuomo.

Come loro, anche un professionista di Long Island è stato espulso da una partita dei Knicks a novembre, mentre un legale di Brooklyn ha raccontato come gli sia stato negato il posto a sedere a una partita dei Rangers del 10 gennaio, anche se non direttamente coinvolto in alcuna disputa legale tra MSG e il suo datore di lavoro.

Fonte: news.google.com

Doroteo Cremonesi

Affascinato dal progresso, dalla tecnologia e dall'energia, amante delle automobili

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