Chi ha un cane, in fondo, già lo sapeva: i pelosi sanno “a pelle” quando il padrone ha qualche problema. Ora la scienza lo conferma: i cani riconoscono lo stress delle persone, e non solo dei loro padroni, attraverso il sudore e il respiro. A scoprirlo, un nuovo studio dei ricercatori della Queen’s University di Belfast, pubblicato su Plos One. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Plos One. Lo studio è stato condotto da Clara Wilson e Kerry Campbell presso la School of Psychology.
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Usano il naso per “vedere” il mondo
I ricercatori hanno osservato quattro cani di razze diverse: Treo, Fingal, Soot e Winnie. In ogni sessione di test, a ciascun cane sono stati consegnati campioni “rilassati” e “stressati” di una persona (tra le 36 che hanno preso parte allo studio), campioni prelevati a soli quattro minuti di distanza. E i cani sono riusciti a individuare, con un’accuratezza del 93,8%, il campione di stress di ogni persona.
«I risultati mostrano che noi, come esseri umani, produciamo odori diversi attraverso il sudore e il respiro quando siamo stressati e i cani possono distinguerli anche se non ci conoscono», ha spiegato Clara Wilson, dottoranda presso la School of Psychology del Queen’s.


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Cani da terapia e da compagnia
I cani non hanno dunque bisogno di segnali visivi o acustici per percepire lo stress umano: questo ha implicazioni per gli animali da terapia che vengono affiancati ad esempio alle persone con disturbo da stress post-traumatico (Ptsd), che attualmente vengono addestrati a rispondere principalmente a stimoli visivi.
Ma, conclude, Wilson, «lo studio aiuta anche a fare più luce sulla relazione uomo-cane in generale . E ci permette di comprendere meglio la capacità di questi animali di usare il naso per ‘vedere’ il mondo e di interpretare e interagire con gli stati psicologici umani».
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Fonte: iodonna.it