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Grande appassionato di motori, da giovane praticava karate

Il tatuaggio sull’avambraccio lo mise nei guai quattro anni fa quando assaltò la sala slot ’Terrybel’ di Fossola, a Carrara. Le telecamere a circuito chiuso della sala registrarono tutto e lo ’inchiodarono’. I carabinieri guidati dal maggiore Cristiano Marella che lo arrestarono furono aiutati non soltanto da quel particolare, ma anche da una particolarità fisica, ovvero dalla camminata del 32enne e dalle scarpe che indossava quando entrò nell’agenzia per farsi consegnare l’incasso. A niente erano valse le scuse ai gestori della sala scommesse mentre stava uscendo dal locale. Dopo alcuni mesi venne fermato e costretto agli arresti domiciliari. Si scoprì che prima di rapinarla, Bedini frequentava quella sala slot.

Una vita complicata quella di Daniele Bedini, fermato ieri con l’accusa di aver ucciso la giovane albanese Nevila Pjetri. Già conosciuto dai carabinieri di Carrara per reati contro il patrimonio, stupefacenti e appunto rapina, il giovane non viene però da una famiglia difficile come è ipotizzabile pensare, ma al contrario, rispettabile: il padre ha una falegnameria in località Stadio e si occupa prettamente di ristrutturazioni all’interno di abitazioni: molte volte il 32enne lavorava con il genitore. Bedini ha una sorella e la madre è conosciuta in città come una persona molto disponibile.

Mai avrebbero pensato quelli che lo conoscono che Bedini sarebbe arrivato a commettere il gesto per il quale adesso è stato fermato dagli uomini dell’Arma. Da ragazzino il carrarino frequentava l’istituto tecnico commerciale Domenico Zaccagna di Fossola e in tenera età aveva praticato sport, in particolare il karate. La arti marziali erano la passione che l’hanno accompagnato per tutta l’adolescenza, ma poi, diventando grande le aveva collegate con l’interesse per la palestra e la pesistica in particolare.

Quando non si allenava il 32enne era amante degli animali, in particolare dei cani, tanto da possederne uno, e ovviamente dei tatuaggi: quei disegni sul corpo in stile maori però l’avevano però tradito quando rapinò l’agenzia di scommesse della città del marmo. Altra passione i motori, tanto da possedere una moto da cross. Un ragazzo che amava stare tra la gente, con un sacco di amici, che ora sono completamente scioccati da quanto sarebbe emerso.

Alfredo Marchetti

Fonte: lanazione.it

Doroteo Cremonesi

Affascinato dal progresso, dalla tecnologia e dall'energia, amante delle automobili

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