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Giustizia: reati di mafia perseguibili d’ufficio. Torna l’arresto in flagranza per il furto

Il Mef ha inviato alla Presidenza del Consiglio, ai fini dell’iscrizione nell’ordine del giorno del Cdm, la proposta di nomina dei direttori generali dei dipartimenti del Tesoro (Riccardo Barbieri) Ragioneria (Biagio Mazzotta) e Amministrazione Generale del personale e dei servizi (Ilaria Antonini). In serata il consiglio dei ministri ha dato il via libera alle nomine.

Sempre il consiglio dei ministri ha approvato alcune modifiche alla riforma Cartabia della giustizia. È stato approvato il ddl del ministro della Giustizia Carlo Nordio che rende perseguibili d’ufficio tutti i reati, nei casi in cui ricorre l’aggravante per mafia e terrorismo. Il medesimo disegno di legge reintroduce la possibilità dell’arresto in flagranza per i responsabili di una serie di reati (tra cui il furto). La riforma Cartabia aveva reso invece necessaria la querela da parte della parte offesa. Per l’approvazione del ddl la premier Giorgia Meloni ha sollecitato la procedura d’urgenza.

«Il governo – sottolinea online il ministero della Giustizia – interviene con un disegno di legge a tutela della libertà di determinazione della vittima: in caso di aggravante mafiosa o di terrorismo, la procedibilità è sempre d’ufficio. Si interviene su tutti i reati procedibili a querela, non solo su quelli trasformati nell’ultima riforma del processo penale. In caso di arresto in flagranza di reato perseguibile a querela, si prevede un tempo di 48 ore per acquisire la richiesta della vittima, se non presente sul posto. In questo modo, in casi come il furto di un veicolo con violenza sulle cose, si può procedere all’arresto del reo in flagranza, anche se non è possibile reperire subito la vittima. Naturalmente l’arresto decade dopo 48 ore, se non si è acquisita la querela».

Tornando alle nomine, non viene dunque confermato ai vertici del Tesoro Alessandro Rivera. Riccardo Barbieri non era tra i nomi che circolavano nelle ultime ore per l’importante incarico. Economista e market strategist con venticinque anni di esperienza nei mercati finanziari, Barbieri ha lavorato per alcune delle maggiori banche di investimento, J.P. Morgan, Morgan Stanley e Bank of America-Merrill Lynch.

Sulla riconferma di Rivera si era aperto un braccio di ferro all’interno della maggioranza: Giorgetti ne avrebbe auspicato la riconferma mentre alcuni partiti della coalizione spingevano per un cambio.

Per Biagio Mazzotta ai vertici della Ragioneria dello Stato si tratta invece di una riconferma.

Fonte: news.google.com

Doroteo Cremonesi

Affascinato dal progresso, dalla tecnologia e dall'energia, amante delle automobili

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