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Giuseppina Giuliano fa ogni giorno Napoli-Milano in treno: “Non voglio perdere il posto da bidella”

La sveglia suona alle 3:30 di notte

 A raccontare la storia al quotidiano Il Giorno è la stessa Giuseppina Giuliano. Al lavoro presso il Liceo Boccioni di Milano Giuseppina ci tiene e per questo non ha rifiutato l’assegnazione anche se lontana da casa. La mattina, o meglio la notte, la sveglia suona alle 3:30, il tempo di lavarsi, vestirsi e arrivare alla stazione Centrale di Napoli (“ci vuole una mezzoretta”). Ad attenderla c’è l’Italo delle 5:09 verso Milano. Quattro ore e mezza di viaggio durante il quale si riposa e fa una colazione. L’arrivo a Milano alle 9:24, il tempo di prendere la filovia 90/91 ed arrivare in piazzale Arduino dove prende servizio alle 10:30. Terminata alle 17 la giornata di lavoro, inizia il viatico di ritorno. “Quando finisco di lavorare vado al supermercato a comprarmi qualcosa da mangiare per la cena che, naturalmente, consumo in treno”, dice Giuseppina prima di riprendere il filobus fino alla stazione Centrale, stavolta di Milano, e il nuovo treno veloce delle 18:20. Arrivo a Napoli Centrale alle 22:53 per poi rientrare a casa alle 23:30. Tutto cronometrato, come in un film di Fantozzi, e che funziona salvo imprevisti (che coi mezzi pubblici vanno messi in conto).

Il risparmio economico è notevole

 Giuseppina Giuliano ha fatto bene i suoi conti. “Il mio stipendio è di 1.165 euro al mese, a Milano una stanza in condivisione costa almeno 650 euro ai quali dovrei comunque aggiungere le spese di sopravvivenza. Invece i treni mi costano circa 400 euro al mese”. La possibilità di prenotare con largo anticipo e i punti fedeltà che raccoglie grazie appunto ai numerosi viaggi le permettono di avere molti sconti. “Così facendo riesco a mettermi da parte qualcosa ogni mese”, dice ancora Giuseppina. “Io a Napoli vivo con i miei genitori, mia nonna e i miei cagnolini. Questo mi permette di non avere ulteriori spese oltre a quelle del treno e per questo mi ritengo molto fortunata”.

Il sogno di una casa

 Ma non è la soluzione finale. Giuseppina dice di essere un po’ demoralizzata per non aver ancora trovato una soluzione definitiva, vorrebbe trovare una abitazione a Milano (non è l’unica in difficoltà a causa del rincaro del costo della vita). “Ho provato a chiedere ai pensionati, ma mi hanno detto che accettano solo giovani studenti fino ai 25 anni e non lavoratori. Poi ho chiesto anche all’ostello della gioventù, dove avevo abitato qualche anno fa quando ero venuta a lavorare a Milano, ma mi hanno detto che ora non ospitano più persone per lunghi periodi come facevano un tempo. Adesso affittano le stanze solo per brevi periodi e quindi il costo è più elevato”, confessa la 29enne. Ma al lavoro non rinuncia Giuseppina: “Proprio ora che sono diventata di ruolo, non posso assolutamente perdere l’opportunità di questo lavoro. Quindi, fino a quando non troverò qualcosa adatto alle mie possibilità, andrò avanti così”. 

Fonte: news.google.com

Doroteo Cremonesi

Affascinato dal progresso, dalla tecnologia e dall'energia, amante delle automobili

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