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Far west in un bar di via Trento, poliziotti accerchiati, senegalese violento bloccato con il taser

Si chiude con un bilancio positivo l’attività di prevenzione e repressione dei reati svolta dai poliziotti della Questura di Parma nel corso delle giornate di festa appena trascorse del 24, del 25 e del 26 dicembre.

Nell’ambito dell’intensificazione delle misure di vigilanza disposta dal Questore di Parma  Massimo Macera in occasione delle festività natalizie, è stata infatti svolta una capillare attività di controllo del territorio, con l’ausilio di pattuglie appiedate, che hanno presidiato le principali vie del centro cittadino, specie durante le fasce orarie di maggior affluenza della cittadinanza, nonché di pattuglie automontate che hanno garantito un presidio di sicurezza costante anche al di fuori del centro storico, conclusasi con l’identificazione di 400 persone e con il controllo di 150 autovetture.

Nel corso di queste festività sono proseguite inoltre anche le attività degli altri Uffici della Questura: in particolare, l’Ufficio Immigrazione ha proceduto all’espulsione di due cittadini, un cittadino tunisino classe 1998, appena scarcerato dagli Istituti Penitenziari di Parma, e un cittadino brasiliano classe 1987.

Gli arresti

In occasione di tali controlli e nell’ambito degli interventi gestititi sulla base delle segnalazioni che giungono alla Sala Operativa della Questura, le Volanti hanno poi realizzato due arresti per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e per tentato furto aggravato in abitazione.

Il primo intervento, quello per resistenza e lesioni, risale alle 00.25 circa del 26 dicembre scorso quando, su disposizione della Sala Operativa, due delle Volanti in servizio di controllo del territorio durante quella fascia oraria si sono portate in un bar di via Trento, ove era stata segnalata la presenza di alcune persone straniere che litigavano, rendendosi moleste e pericolose, anche a causa del presumibile abuso di sostanze alcoliche e di stupefacenti.

Giunti sul posto, gli operatori hanno subito avuto modo di appurare quanto poco prima segnalato: la presenza di un soggetto straniero che si sbracciava e urlava, rivolgendosi con fare molto aggressivo sia ad altri connazionali presenti sul posto sia agli stessi poliziotti intervenuti.

Per tale ragione gli agenti hanno subito invitato lo straniero alla calma, chiedendogli di esibire un documento e identificandolo per un cittadino senegalese del 1976.

Dopo qualche istante di apparente tranquillità, il senegalese, in evidente stato di ubriachezza, riprendeva a comportarsi in modo aggressivo, afferrando un bastone da terra e rivolgendolo dapprima verso gli operatori e, successivamente, verso il proprietario del bar.

Resosi dunque necessario bloccarlo per tutelare l’incolumità di tutti i presenti, la situazione è degenerata quando i poliziotti, nel tentativo di immobilizzare il 46enne con le manette in dotazione, sono stati da lui aggrediti e, nel frattempo, accerchiati da altri suoi connazionali giunti sul posto per impedire lo svolgimento dell’attività di polizia.

La situazione in pochi attimi è dunque divenuta talmente pericolosa da costringere uno dei poliziotti impegnati nell’intervento ad estrarre, a scopo puramente dissuasivo, l’arma a impulsi elettrici, mostrandone il flusso di corrente e invitando tutti i presenti a porre fine alle loro condotte aggressive.

Malgrado ciò, il 46enne senegalese ha continuato a dimenarsi e a scalciare contro gli operatori e i suoi connazionali hanno assunto un atteggiamento ancora più aggressivo nei confronti degli agenti, spingendoli e strattonandoli, costringendo così l’operatore munito di taser a esploderne un altro dardo, stavolta all’indirizzo del senegalese, al fine di immobilizzarlo.

Una volta bloccato, con non poca difficoltà, è stato collocato all’interno di una volante e condotto in Questura ove, nonostante gli attimi appena trascorsi, ha continuato ad avere un atteggiamento aggressivo e minaccioso verso gli agenti, indirizzando nei loro confronti anche degli sputi.

Svolti gli accertamenti di rito e compiutamente identificato, l’uomo è stato dunque dichiarato in stato di arresto e, nel frattempo, sottoposto alle cure degli operatori sanitari, i cui accertamenti clinici hanno confermato che fosse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti di vario tipo.

Fonte: news.google.com

Doroteo Cremonesi

Affascinato dal progresso, dalla tecnologia e dall'energia, amante delle automobili

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