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Disegnare un manga perfetto è possibile, ecco come fare

I manga non sono solo un’opera letteraria, ma dei veri e propri pezzi d’arte dallo stile a tal punto unico che, anche solo osservando un disegno estrapolato dal contesto, chiunque saprebbe riconoscere le sue origini orientali. Questa forma espressiva, infatti, nasce in Giappone diversi secoli fa, prima di diventare un fenomeno della cultura di massa a partire dal Novecento; ad oggi, peraltro, ha un mercato che vale centinaia di miliardi di yen nel suo Paese di origine e centinaia di milioni di dollari tanto negli Stati Uniti, quanto in Europa e in Medio Oriente. Non occorre tuttavia essere un mangaka professionista per mettere alla prova le proprie abilità narrative e grafiche: vediamo dunque come disegnare un manga e quali sono le sue caratteristiche.

Le caratteristiche dei manga

Come anticipato in apertura, tutti i manga presentano delle peculiarità stilistiche che rendono ogni opera inconfondibile. Rimanendo nel solo campo del disegno, ad esempio, queste storie a fumetti si caratterizzano spesso per figure dai tratti infantili, con occhi grandi, volti sproporzionati e un aspetto fisico in cui l’imitazione del reale è limitata a favore dell’espressività. Tale tratto distintivo si è affermato per la prima volta nel 1946 grazie ad opere come Maa-chan no nikkichō di Osamu Tezuka; ad oggi, tuttavia, ogni mangaka propone un proprio stile personale che il più delle volte si discosta dai tratti tipici con cui questa forma letteraria si è diffusa nel mondo.

Altra caratteristica dei manga, poi, è la struttura della pagina: la lettura, infatti, è al contrario rispetto ai fumetti occidentali. Si parte dunque dall’ultima pagina del volume e le singole vignette devono essere osservate dall’alto verso il basso, muovendosi da destra verso sinistra. Non mancano però casi in cui l’impostazione della pagina sia solo orizzontale oppure mista: questa, che per noi risulta essere estremamente complessa, è invece immediata per i lettori giapponesi che – non abituati alla lettura alfabetica – si destreggiano meglio tra segni e simboli disposti in maniera apparentemente casuale. In questo modo viene quindi data massima libertà espressiva all’autore, mentre il fruitore può avere sempre sotto controllo le vicende narrate, concentrandosi di volta in volta sulle singole scene.

Come disegnare un volto manga

Passando ora alla parte più pratica, per disegnare un volto manga perfetto bisogna partire da un cerchio, al cui interno scorre una linea che, da una parte, segna il centro del viso e, dall’altra, determina la collocazione del mento proseguendo oltre i contorni. Dopodiché, si passa a determinare la linea degli occhi che, solitamente, è posta nella metà inferiore del cerchio realizzato. Esistono tuttavia delle alternative: personaggi come le ragazze, i bambini e gli eroi tendono ad avere degli occhi grandi, sproporzionati e molto espressivi; i villain, invece, mostrano spesso fessure strette e imperscrutabili.

volto manga

portishead1Getty Images

Una volta posizionati gli occhi, è possibile disporre tutti gli altri elementi del viso: il naso, ad esempio, potrà avere una forma dritta o ricurva, ma è solitamente più grande nei personaggi maschili; la bocca è di norma piccola e appena accennata, senza troppa attenzione alla definizione dei particolari; le sopracciglia concorrono a stabilire lo stato d’animo del protagonista e possono essere alte e arcuate per denotare la felicità, oblique se l’obiettivo è quello di realizzare un’espressione arrabbiata, oppure molto sollevate per dare l’idea di sorpresa.

Successivamente, bisogna dare forma ai capelli e all’acconciatura che, molto spesso, sono il tratto distintivo dei personaggi dei manga: è sufficiente osservare Goku, Naruto o Monkey D. Rufy per avere qualche esempio a cui ispirarsi. Da ultimo, la bozza realizzata a matita dovrà essere inchiostrata con un tratto netto e colorata con colori accesi e vibranti.

Come disegnare un corpo manga

Dopo aver dato la forma al volto del proprio personaggio, si passa a disegnare il corpo mantenendosi fedeli allo stile manga. Una buona idea per riuscirci è quella di usare come punto di riferimento una delle tre forme primarie, ovvero il cerchio, il quadrato e il triangolo. Tutte e tre descrivono particolari tratti del protagonista: la prima si usa per le personalità più amichevoli e buone; la seconda per quelle più solide e mature; la terza per gli antagonisti o per chi ha un carattere molto sfaccettato.

corpo manga

portishead1Getty Images

In merito alle proporzioni, invece, è bene affidarsi a piccole regole di base: il bacino, per esempio, deve essere disposto a metà del corpo; le ginocchia andranno a metà strada tra anche e caviglie; i gomiti, infine, saranno a metà tra spalla e polso. Il corpo femminile, poi, tende ad avere il bacino più largo delle spalle; negli uomini, invece, avviene l’esatto contrario e ogni dettaglio dovrà essere più spigoloso.

Ad ogni modo, disegnare un manga non è un’impresa facile: il consiglio è dunque quello di imitare il proprio mangaka preferito, procedere per tentativi e non demordere qualora le prime prove dovessero rivelarsi insoddisfacenti.

Fonte: news.google.com

Doroteo Cremonesi

Affascinato dal progresso, dalla tecnologia e dall'energia, amante delle automobili

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