
È stata poi differita la scadenza del contratto di servizio Rai, al terzo settembre 2023, per consentire il completamento delle procedure per il rinnovo.In materia di Camere di commercio è prorogato al 31 dicembre 2023 il termine previsto per consentire il completamento da parte della Regione siciliana delle procedure di accorpamento delle Camere. Ci sono infine disposizioni in materia di amministrazione straordinaria Alitalia, con la proroga al 31 dicembre 2023.
Asili
Il decreto Milleproroghe prevede anche uno slittamento dal 30 marzo a fine maggio per l’aggiudicazione dei bandi riguardanti i progetti per i nuovi asili nido. Per gli asili nido e scuole dell’infanzia, infatti, preso atto dei ritardi accumulati in precedenza, il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, nei giorni scorsi ha recepito le istanze di Anci e si è concordato di posticipare la scadenza interna dal 31 marzo 2023 al 31 maggio 2023 per dare un lasso maggiore di tempo ai comuni (tutto ciò rispettando la milestone europea fissata al 30 giugno 2023).
Proroga di altri 6 mesi per l’Imu degli enti non commerciali
Il decreto prevede anche che i termini per la presentazione della dichiarazione Imu relativa al 2021, già differiti alla fine del 2022 per la pandemia, siano prorogati di altri sei mesi, fino al 30 giugno 2023, per egli enti non commerciali, sia pubblici che privati. Come precisava il comunicato di Palazzo Chigi, la misura riguarda enti assistenziali, previdenziali, sanitari, di ricerca scientifica, culturali, ricreativi, sportivi, religiosi, trust e oicr (organismi di investimento collettivo del risparmio).
Riqualificazione Piombino fino 30 giugno 2024
Un’altra misura è la proroga di un anno dei termini per la riqualificazione e riconversione del Polo industriale di Piombino. Il decreto Milleproroghe ridetermina il termine nel 30 giugno 2024 (dal 30 giugno 2023).
Rinviato al 2024 divieto per i bus inquinanti
Slitta di un anno il divieto di circolazione per gli autobus Euro 2 destinati al trasporto pubblico locale. Il divieto di circolazione per i veicoli a motore delle categorie M2 e M3, adibiti a servizi di trasporto pubblico locale, alimentati a benzina o gasolio con caratteristiche antinquinamento Euro 2, che sarebbe dovuto scattare il primo gennaio 2023 è spostato al primo gennaio 2024. Viene così allineato lo stop relativo ai mezzi Euro 2 a quello stabilito per i mezzi Euro 3.
Fonte: news.google.com