
Secondo l’Istituto superiore di Sanità, in Italia, al momento, le sequenze presenti nella piattaforma Icogen relative alla variante XBB denominata Gryphon, che ha probabilmente contribuito all’esplosione di casi Covid in Cina, sono pari al 2% del totale, un valore sostanzialmente stabile rispetto al bollettino di novembre.
La quasi totalità dei casi è dovuta alla variante Omicron, che costituisce il 99,95% dei sequenziamenti depositati. Il restante 0,05% è da attribuire a ricombinanti Delta/Omicron. Il lignaggio BA.5 risulta predominante (91,09%, contro lo 0,05% di BA.1, il 5,5% di BA.2, lo 0% di BA.3 e lo 0,7% di BA.4). All’interno del lignaggio BA.5 sono stati identificati 151 differenti sotto-lignaggi. Tra questi i più frequenti sono BQ.1.1, il cosiddetto ‘Cerberus’ (30,84%), BF.7 (10,31%), BQ.1 (5,24%). Pochissime le sequenze depositate di BA.2.75, il cosiddetto ‘Centaurus’, corrispondenti allo 0,2% del totale.
Inoltre, afferma l’Iss, “si continua a monitorare anche la circolazione del ricombinante XBB (ricombinante dei sotto-lignaggi BA.2.10.1 e BA.2.75) e dei relativi sottolignaggi, recentemente definito ‘Gryphon’. Questi ricombinanti sono considerati da diverse settimane varianti di interesse per la presenza di mutazioni associabili a capacità di immuno-evasione. Al momento le sequenze presenti nella piattaforma sono pari al 2% del totale, un valore sostanzialmente stabile rispetto al bollettino di novembre”.
Soddisfatto dei dati italiani il direttore generale Aifa, Nicola Magrini, che ha ribadito l’importanza della vaccinazione. “Per quanto riguarda farmaci e vaccini – ha spiegato – la situazione italiana è al momento sotto controllo. I nostri dati sono buoni e registrano un calo di infezioni Covid. Ora l’importante è vaccinarsi e fare i richiami. Si tratta di un passaggio fondamentale per consolidare i risultati. L’obiettivo è vaccinare in gennaio tutti i soggetti a rischio per età e patologie e i soggetti fragili di ogni età”.
Fonte: news.google.com