Viva Italia

Informazione libera e indipendente

Audi activesphere: berlina, coupé o pickup? Il prototipo «transformer» che vedremo a Cortina

Disegnata in California e dal 5 febbraio svelata in Italia nella cornice di Cortina d’Ampezzo, l’Audi activesphere è l’ultima di una famiglia di quattro concept car (skysphere, grandsphere e urbansphere) che descrivono il futuro del costruttore premium tedesco. Per la activesphere il centro stile Audi di Malibù, responsabile del progetto, non si è certo risparmiato i colpi di scena: «Volevamo realizzare una vettura elegante come un’Audi ma robusto come un fuoristrada duro e puro. E ci siamo riusciti», ci racconta Marc Lichte, capo del design Audi.

Un’auto, tanti scopi

La activesphere è in effetti una berlina (4,9 metri di lunghezza, 2 metri di larghezza e 1,6 di altezza) con un posteriore da coupé che, all’occorrenza, può anche trasformarsi in pickup. Insomma, un’auto «transformer» in grado di adattare le sue caratteristiche alle necessità del momento: «Perfetta per andare a fare surf in spiaggia – il cassone è lavabile con acqua corrente – oppure a cena fuori in un ristorante elegante», racconta Charles Lefranc, capo progetto al centro stile Audi di Malibù.

Berlina, coupé o pickup

La trasformazione in pickup della activesphere avviene in pochi secondi. Al premere di un tasto il lunotto si apre e scivola sul tetto, una paratia si alza e separa l’abitacolo dall’esterno e la sezione inferiore del portellone si abbatte trasformando il retro in un piano completamente piatto, come quello di un pickup, attrezzato per il trasporto e la ricarica di due biciclette elettriche. Non solo: per chi deve trasportare degli sci al centro del tetto è integrato un portasci a scomparsa, estraibile elettricamente.

600 chilometri di autonomia

La activepshere è spinta da due motori elettrici, uno per ciascun asse, per una potenza totale di 442 cavalli e trazione integrale. Il pacco batterie da 100 chilowattora è inserito alla base della nuova piattaforma Ppe (nativa elettrica e sviluppata da Audi e Porsche) e garantisce, secondo quanto dichiarato, 600 chilometri di autonomia. La ricarica è super veloce: una colonnina a corrente continua e alta potenza (270 chilowatt) può ricaricare fino all’80% la vettura in circa 25 minuti.

Nessun display nell’abitacolo

La activesphere è stata disegnata partendo dall’interno per privilegiare l’abitabilità. Il design degli interni va controcorrente rispetto alle tendenze del momento. La guida autonoma ha permesso una completa pulizia delle superfici, ma basta un cenno e, se si desidera guidare, dalla consolle che ricorda una soundbar fuoriescono volante e pedali. Neanche uno schermo nell’abitacolo: i sistemi infotelematici compaiono solo a richiesta di guidatore e passeggeri e in realtà virtuale. Una volta indossati gli occhiali per la realtà aumentata tutto l’abitacolo prende una vita digitale con contenuti virtuali che vengono proiettati in 3D: dalle mappe alle informazioni sullo stato della vettura (pressione delle gomme, ricarica, sistemi di assistenza alla guida). Mentre il conducente è al volante i passeggeri possono gestire la climatizzazione, scegliere i brani musicali preferiti o proiettare display virtuali sui pannelli porta. Un viaggio nel futuro.

26 gennaio 2023 (modifica il 26 gennaio 2023 | 20:54)

Fonte: news.google.com

Doroteo Cremonesi

Affascinato dal progresso, dalla tecnologia e dall'energia, amante delle automobili

Related Posts

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *