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Aria d’Italia, il libro lifestyle di Tod’s

Noi italiani, si sa, siamo terribili. Nei nostri confronti, dico. L’orgoglio nazionale lo sfoderiamo quando ci sono le partite dei Mondiali di calcio, per il resto tendiamo a enfatizzare i nostri difetti e a esclamare, di fronte a qualunque nequizia: “certe cose succedono solo in Italia!” anche se sappiamo, in fondo al cuore, che non è poi sempre vero. Poi, quando andiamo all’estero, spesso caschiamo nel delirante opposto e cerchiamo spaghetti cotti come piacciono a noi a Timbuctù o l’espressino del bar a Vadirum. Chi siamo davvero? E soprattutto chi saremo, come sarà l’Italia disegnata dalle prossime generazioni, dalle nuove élite che conoscono le lingue, che hanno viaggiato per studio, per lavoro, per diletto molto più dei loro genitori? Chi sono i nuovi italiani, di prima o anche seconda e terza generazione, nati in questa nostra terra vibrante di storia ma sono cresciuti in un habitat di tecnologie onnipotenti e futuribili?

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Tutte queste domane forse non me le sarei mai nemmeno poste se non avessi collaborato come autrice dei testi al libro Aria d’Italia, curato da Micaela Sessa e Stefano Tonchi, con le fotografie straordinarie di Guido Taroni. Per questo volume, realizzato da Tod’s ed edito da Rizzoli International, ho intervistato una trentina di persone, per lo più ragazzi e ragazze, tra i venti e trent’anni. Con loro ho discusso dei cliché che ci riguardano. Gesticoliamo? Vero. Parliamo sempre di cibo? Vero. Siamo attaccati alla famiglia? Verissimo.

“La vita è troppo breve per non essere italiani”, scrive Piero Terzini in uno dei suoi aforismi disegnati che adornano il libro. Nulla di più vero, secondo gli intervistati che si riconoscono in una serie di parole chiave che definiscono l’identità italiana. Marco Baldeschi è uno chef e, oltre a cucinare, ha creato un mondo, Villa Lena, in Toscana, dove il gusto per la tavola si innesta su un più vasto piacere del convivio e dell’amicizia. Dice: “Ogni giorno scopro qualcosa di nuovo sulla cucina italiana: è infinita e complicata. Come noi”.

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Un’accorta sensibilità per la bellezza e per le tradizioni ha portato Bianca Vanni Calvello Mantegna a creare un progetto di agricoltura biologica sotto il sole della sua Sicilia mentre Niccolò Rignano e Gemma Richards hanno riconvertito una villa abbandonata in Piemonte nell’hotel di charme “La Follia”. Un’altra coppia, Francesco Mondadori e Ludovica Bonini, ha lanciato un business che nasce dall’amore per gli animali. I fratelli Aldo e Francesco Sersale, proprietari di “Le Sirenuse” di Positano mandano avanti con visione contemporanea, lo storico hotel di famiglia e continuano ad accogliere turisti italiani e stranieri nella magia della Costiera.

L’arte del fatto a mano, una delle sublimi capacità italiane, è raccontata, nel libro, da due personalità notevoli: l’artista Zazie Gnecchi Ruscone che dipinge tessuti unici e Marcello Mereu che, dopo un’esperienza manageriale nella moda, si è dedicato alle automobili d’epoca diventando un car detailer richiesto in tutto il mondo. Queste e molte altre sono le storie contenute in Aria d’Italia, un viaggio nel nostro lifestyle, ben spiegato dall’artista Costanza Chia, una delle intervistate: “C’è poesia nel fare le cose con calma e cura: è il warm Italian tocco”

Fonte: news.google.com

Doroteo Cremonesi

Affascinato dal progresso, dalla tecnologia e dall'energia, amante delle automobili

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