
«Si è concluso – scrive in una nota Albertina Soliani, Presidente Istituto Alcide Cervi e Vicepresidente Anpi già Senatrice e già Presidente dell’Associazione parlamentare “Amici della Birmania”- stamattina a Naypyidaw il processo ad Aung San Suu Kyi: 33 anni complessivi di carcere. Il resto della vita, la sua esclusione dalla vita politica del Paese. Un altro colpo alla democrazia in Myanmar, un altro ostacolo sulla strada della riconciliazione e della pace. Un processo illegale e immorale, come il colpo di Stato, gli arresti, le torture, le uccisioni contro il popolo. La recente risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, la prima sul Myanmar in 75 anni, come la recente legge degli Stati Uniti sul Myanmar, chiede la liberazione di tutti i prigionieri politici e il ripristino della democrazia».
«Il Myanmar – conclude la Soliani – ha bisogno oggi di tutti noi, e noi prendiamo luce da loro per la fiducia nella democrazia e l’impegno per il rispetto dei diritti umani universali ovunque nel mondo».
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